Vi racconto “Lavati Ovidio”

Ci sono voluti 3 mesi per girare “Lavati Ovidio”, opera prima di Luca Martinelli. Ancora ricordo il messaggio che mi mandò: “Giro un film, c’è una parte anche per te!”. Così, dopo aver letto la sceneggiatura mi sono immerso in questa avventura, che presto mi avrebbe portato a fare da aiuto regista e sceneggiatore, visto le modifiche che abbiamo dovuto fare al copione per l’assenteismo di alcuni attori. A questo punto potrei elencare il cast e raccontare la trama del film. Invece voglio raccontarvi altre cose secondo me più interessanti. Come le scene in teatro, girate in teatri diversi, perché il primo c’era già stato dato e per ben 2 ore. L’ufficio affissioni del Comune di Pietrasanta, che quando andiamo a timbrare le locandine, invece di venirci incontro, arrotonda per eccesso. La colletta tra me e Luca per trovare 60 centesimi per il parcheggio e le continue modifiche al copione perché alcuni attori mancavano e quindi pur di andare avanti tagliavamo le parti a questi che neanche sapevano come si chiamavano nel film e le riassegnavamo a chi c’era. I moccoli di Luca quando ha perso la schedina della telecamera, poi per nostra fortuna ritrovata e i suoi commenti sulle prostitute in centro a Bologna, dovevate sentirlo: “Sentiamo quanto vogliono, per curiosità, sono troppo belle. Altro che i travestiti che sono da noi!”. La caduta di Antonio Meccheri, che si è fatto male davvero, rimettendoci anche occhiali e cellulare, e la Lora Santini che non ci credeva. Gli episodi da raccontare sono tanti, alcuni li abbiamo inseriti nel film, come la scena del disturbatore. In ogni caso è stata una bella esperienza, e personalmente ringrazio tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione di questo film, che potete vedere sul sito www.tyou.it.
Mentre qui sotto, trovate il trailer.

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3 commenti

    • Luca Martinelli il 13 Gennaio 2011 alle 09:56
    • Rispondi

    Purtroppo è tutto vero, alla fine ce l’abbiamo fatta lo stesso ma bastava davvero poco per fare quello che avevamo in testa.
    Ma per il posto in cui viviamo penso che abbiamo fatto anche troppo con le nostre forze e il risultato di prendere in giro gli idioti che volevamo è centrato: è che sono talmente idioti da non essersene accorti.
    Che ci posso fare io: non è che se scomparisse la gente inutile uno potrebbe star meglio. Avrebbe solo un casino di spazio in più per camminare.

    • Francesco Picone il 13 Gennaio 2011 alle 19:04
    • Rispondi

    Ma te poi ti sei lavato ? 🙂

  1. Per forza… non ne potevo più di tutte quelle mosche intorno…

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