E’ da ieri sera che penso che il tempo passa davvero in fretta. Stavo vedendo un film che mi è sempre piaciuto, un film del 1996, cioè di 15 anni fa. Gli attori che nel film sono poco più che ventenni adesso hanno quasi quarant’anni. La cosa assurda è che il tempo passa, ma io sono sempre lo stesso, almeno sotto alcuni punti di vista. E quindi mi chiedo se sono maturato presto o se in realtà non sono mai cresciuto. Rispondere non è facile. In ogni caso stasera mi guardo il seguito del film.
Era tanto che non trascorrevo del tempo a vedere film. Mentre adesso ne vedo tantissimi: film nuovi, film che non ho mai visto, film che oramai so a memoria, film che da sempre hanno alimentato la mia voglia di fare cinema. A scuola la prof. di italiano mi diceva sempre che leggendo un libro riuscivi a vivere situazioni che magari nella tua vita non avresti mai incontrato. Io credo che leggendo un libro le situazioni le immagini, per viverle, devi recitare in un film.
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Il sole risplende sulla Versilia: è arrivata la primavera!
Ed oltre a giorni più lunghi e caldi, stanno arrivando alcune novità.
La prima bottiglia PICA è arrivata! Mi è stata consegnata ieri sera, e ringrazio Pica Srl e il ristorante “La Terrazza” di Livorno per l’affetto, la gentilezza e la disponibilità che hanno nei miei confronti, e ovviamente per le ottime cene. Presto saremo quindi operativi per girare i nostri spot e per bere finalmente un po’ di Pica. Ma non è finita: in vista c’è anche un nuovo progetto che ha già trovato il consenso da alcuni dei miei amici con cui ho collaborato per la realizzazione di “Lavati Ovidio”. Quindi non resta che augurarci di fare un buon lavoro e di potervi dare presto delle belle notizie.
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Condominio popolare.
In un bilocale padre, madre e nove figli sono stretto al tavolo dove si sta consumando il pasto di mezzogiorno. Al padre, sempre alla ricerca di un momento di intimità, viene voglia di fare all’amore. Con un gesto d’intesa lo fa capire alla moglie, la quale affettando il pane fa finta di tagliarsi. La donna si alza e va verso il bagno per medicarsi e il padre dietre. I due si chiudono in bagno, lei si attacca al lavandino e lui da dietro inizia a scoparla. Il più piccolo dei nove figli segue la mamma e trovando la porta del bagno chiusa guarda dal buco della serratura. Tornando a tavola dice agli altri otto fratelli: “State attenti a non tagliarvi perchè il babbo vi incula!!!”
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In questi giorni, dopo i disastri avvenuti in Giappone, la questione energia nucleare è tornata al centro delle discussioni in tutto il mondo. In alcuni stati alcune centrali sono state fermate, in altri cancellati i finanziamenti per costruirne di nuove, ma in Italia, sembra che chi governa il nostro stato, sia intenzionato a proseguire su una strada che sicuramente non è la migliore. Purtroppo costruire centrali nucleari in Italia non vuol dire produrre energia, ma portare un guadagno a chi le costruisce, a che governa il nostro paese, perché è assurdo spendere milioni di euro per costruire 5 centrali nucleari che inizieranno a produrre il 4% del fabbisogno nazionale solo nel 2020. Le energie rinnovabili esistono, sono affidabili, sono pulite e producono energia da subito. Ma è questo il problema, producono energia, non un guadagno per chi ci governa. Se ognuno di noi avesse il proprio impianto fotovoltaico potremmo produrci energia da soli, senza inquinare e magari risparmiando anche qualche euro. Perché tanto non pensiate che con l’energia nucleare le bollette caleranno, perché le centrali costano, perché il materiale radioattivo va comunque stoccato. Per una volta vorrei che venisse messo in primo piano il rispetto per il popolo, per la propria salute, e non cercare chi arricchire il proprio patrimonio a scapito della popolazione. Io dico NO all’energia nucleare, ma non solo in Italia, in tutto il mondo.
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Oggi, 17 Marzo 2011, come tutti sapete si festeggiano i 150 anni dell’unità d’Italia. Eh si.. 150 anni precisi dalla prima festa dell’unità. Ma se chi ha combattuto e dato la vita per questa unione vedesse in che condizioni è il nostro paese, credete che rifarebbe ciò che ha fatto. Secondo me no. L’Italia è unita su carta, un matrimonio dove marito e moglie si tradiscono continuamente. L’Italia è unita solo davanti ad una partita di calcio, perché se nel mondo ci rappresentano come pizza e mandolino, in realtà siamo calcio e belle donne. In ogni caso a me il calcio non è mai piaciuto. Sono comunque felice di essere italiano, o meglio toscano, perché da regione a regione, da provincia a provincia, da quartiere a quartiere, c’è un’enorme differenza. E nonostante tutto, visto che è festa, visto che per fortuna o purtroppo sono italiano, voglio gridare: “Viva l’Italia, viva l’Europa, e viva le donne che danno la… la merendina (tanto avete capito lo stesso)”.
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