Code al distributore…

Qualche sera fa, tornando a casa e passando dalla zona di Migliarino, ho notato un fatto un po’ insolito. In pratica si stavano creando delle file di auto hai distributori, tra l’altro chiusi a quell’ora. Così mi sono detto: “Vuoi vedere che da domani o c’è lo sciopero o aumentano i prezzi di benzina e gasolio?”. E invece niente di tutto questo. Dovete sapere che siccome pioveva un po’, sotto ai distributori c’erano quelle signorine (o signori, perché oggi come oggi non si sa mai), che fanno il mestiere più antico del mondo, e non è di certo il benzinaio…
Quindi la lunga coda di macchine, non era per la benzina, ma per la pompa!
Ora però c’ho un dubbio… che avevano forse iniziato il periodo dei saldi??

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E’ arrivata la Befana!

Allora? E’ passata la befana? Cosa vi ha portato, dolcetti o carbone? A me tutti e due, ma anche il carbone, per mia fortuna, è di zucchero, o per lo meno sa di zucchero. Devo dire che anche la befana si è modernizzata, non esiste più la befana vecchia e brutta, la befana di oggi sicuramente qualche ritocchino se lo fa, non hanno più le rughe, ci sono befane che si tirano talmente il viso che con la pelle avanzata ci si fanno la borsetta dove mettere i dolci. Ma anche la befana, essendo moderna, sente la crisi. Eh si, niente più scopa, quest’anno sembra che giri con un scopettino per il wc, e bisogna stare molto attenti, perchè i cioccolatini, potrebbero non essere di cioccolato!

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Una serata… Pica!

Sono tornato da poco da una serata Pica! Si, proprio Pica, passata infatti con i titolari di Pica Srl, produttori di un liquore da cocktail di prossima commercializzazione. Con Pica Srl sto collaborando da qualche tempo, ideando i vari spot pubblicitari che presto troverete on-line. Ma stasera siamo andati a vedere un teatro, perchè stiamo lavorando ad uno spettacolo dove io farò il mio show pubblicizzando il loro prodotto, visto che sono ufficialmente il mio sponsor. E ne approfitto per ringraziarli, per la grande opportunità che mi hanno dato e per la stima che hanno di me. Quindi mi vedrete presto in varie serate offerte da Pica, dove comicità e Pica non mancheranno!

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S’inizia bene…

Oggi s’inizia bene la giornata… E’ arrivata anche a me la tosse che da qualche giorno fa tossire i miei genitori… Ed io che cerco di stare con loro il meno possibile, me la sono presa… Mai una volta che mi lasciassero dei soldi… E va bè.. me li devo tenere così, mica posso ammazzarli, almeno per il momento… In caso non riesca a fare carriera potrei fare una strage. Il mio sogno è quello di far fuori più gente possibile ad un mercato o una fiera, altrimenti, e qui farei felice tante persone, una strage di ciclisti, magari mentre passa il giro d’Italia, così vado anche in diretta. Dopo sarei su giornali, televisioni, magari anche ospite a qualche importante trasmissione. Diciamo che per il momento mi tengo l’asso nella manica. E’ più divertente stare su un palco o davanti ad una telecamera che dietro le sbarre. Quindi mi metto a lavorare… nuove idee in arrivo…

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Ricordando Giorgio Gaber

Otto anni fa, per la precisione il primo Gennaio, moriva a Camaiore Giorgio Gaber.
Un grande artista, l’inventore del teatro canzone, che nonostante avesse abbandonato la televisione da tempo, i suoi spettacoli erano seguitissimi.
Ed io ho avuto la fortuna di conoscerlo.
Era il 1999, lunedì sera. Io e i miei genitori decidiamo di andare al cinema a Pietrasanta a vedere un film di cui non ricordo il titolo. Il cinema era semivuoto. Ci sediamo. Ad un certo punto arriva un signore che nonostante i tanti posti liberi, si siede accando a me. Io lo guardo e per un attimo mi sembra che abbia un volto familiare. Lo riguardo, poi mi giro verso mio padre chiedendogli se lo conoscevo, e lui rispondo: “E’ Giorgio Gaber”. No, Giorgio Gaber accanto a me, al cinema. Allora io mi alzo e vado alla biglietteria per chiedere un foglio ed una penna. La signora dei biglietti mi dà quanto richiesto con un sorriso, così torno al mio posto e chiedo gentilmente al Signor G. se mi fa un autografo. Lui gentilissimo prende il foglio e la penna, poggia la penna sul foglio e… si spengono le luci, inizia il film. Giogio Gaber resta tutto il primo tempo con la penna ed il foglio in mano, mentre io con un occhio guardo lui e con un occhio guardo il film, fino all’intervallo, dove finalmente mi fa l’autografo e me lo consegna. Alla fine del film, dopo averlo ringraziato e scambiato qualche commento sul film ci salutiamo, ognuno andando per la sua strada. Per me un ricordo bellissimo, un Giorgio Gaber davvero gentile. Tutt’ora conservo preziosamente il suo autografo, che per altro potete vedere sul mio sito, tra gli autografi della sezione “Foto”.
Un saluto al Signor G. che ascolto spesso.

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